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La storia della fitoterapia

 

Il rapporto tra l’animale e la pianta ha origini ancestrali. L’uomo stesso, in ere preistoriche, raccoglieva fiori, frutti, erbe, radici, bacche e gemme a seconda del proprio bisogno, scegliendo grazie a istinto ed esperienza. Una capacità primitiva che l’uomo oggi ha smarrito, o per meglio dire, ha evoluto, ma che è ancora propria a cani e gatti. Basti pensare al cane che, in risposta a una necessità fisiologica, mangia l’erba.

 

La fitoterapia, seppure non dal principio chiamata propriamente in questo modo, ha camminato lungo i secoli e si è confrontata con molteplici civiltà nel corso della storia. Gli egizi erano dotati di straordinarie conoscenze delle piante e dei loro oli balsamici, che i sacerdoti utilizzavano per molteplici funzioni, come antifungine, antifermentative e antiossidanti. Si pensi ad esempio alla loro capacità, per mezzo di principi naturali, di mummificare e conservare i corpi negli anni.

 

La cultura italiana, in particolare, è molto vicina allo studio delle piante, grazie alle conoscenze e agli studi dei filosofi e medici greci, poi tramandati ai romani. Ippocrate, uno degli uomini più importanti della medicina nel corso della storia, disse: “fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”. Un paradigma valevole non solo per gli uomini, ma anche per gli animali, che SANYpet-FORZA10 ha fatto suo, perseguendo la salute di cani e gatti tramite l’alimentazione.

 

romani accolsero l’eredità di tale saggezza e la conoscenza delle piante subì una ulteriore accelerazione con il dilagare del cristianesimo e il sorgere dei movimenti religiosi. I monaci delle abbazie e dei monasteri coltivavano e si prendevano cura delle piante nei loro orti, rendendosi conto che le loro proprietà, i principi attivi, differivano a seconda del terreno dove crescevano e del differente clima. Una pianta coltivata altrove, in condizioni diverse, aveva anche una efficacia diversa da quella nell’orto del monastero. Il passaggio in chiave farmacologica fu fondamentale: a uguale dosaggio corrisponde uguale terapia, mentre ottenendo piante da altrove si rendevano necessarie misure differenti. Le piante vennero titolate ed etichettate, passando dalla semplice erboristeria di carattere empirico alla standardizzazione.

 

Quando nel XV secolo iniziarono le esplorazioni via mare e le scoperte di nuovi mondi, i conquistadores spagnoli e portoghesi iniziarono a riportare in patria, in seguito ai loro lunghi viaggi, nuove specie da studiare nelle università. Iniziarono a formarsi officine e laboratori, si svilupparono sistemi di estrazione degli oli essenziali.

 

Nel 1700, secolo della scienza e dell’illuminismo, Philip Miller e Linneo diedero il loro grande contributo allo studio delle piante, raccogliendo informazioni ed esemplari, proponendone una classificazione completa, perché “se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose”.

SANYpet fa propria questa tradizione italiana ed europea, riunendo le approfondite conoscenze fitoterapiche in funzione del benessere di un organismo, non quello dell’uomo, ma quello ugualmente importante, seppure diverso, di cani e gatti.

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